Visita a Torino: Cosa Vedere

Torino, Capoluogo del Piemonte, è una delle più grandi città d’Italia, con una notevole storia alle spalle, una realtà industriale di importanza primaria ma anche con molte cose da vedere, una città da vivere e godere sotto molti aspetti. Cosa Vedere a Torino?

Cenni storici su Torino

Dedichiamo poco spazio alla storia di Torino sebbene ne meritasse molto, per dare maggiore rilievo alle cose da vedere, dato il poco spazio a disposizione.

Torino è sorta in antica epoca Romana come Augusta Taurinorum, un luogo in cui l’Impero Romano teneva i tori. Non per niente il simbolo della città è proprio un toro e lo stesso sulle fontanelle sparse per la città è presente una testa di toro dalla cui bocca sgorga l’acqua.

Torino fu sede della Famiglia Savoia che regnò su Piemonte e Sardegna prima di unificare l’Italia di cui fu prima Capitale. La presenza del Re e della sua gloriosa Famiglia è testimoniata dai palazzi reali, dalle palazzine di caccia nei dintorni della città, dai tanti monumenti, vie e piazze dedicate alla famiglia Reale.

Il Palazzo Reale e Palazzo Madama

Ci troviamo in Piazza Castello, il centro assoluto di Torino da cui partono le numerazioni di tutte le vie. In questa piazza si trova il famoso Palazzo Reale in cui è custodita e visitabile l’armeria reale ma anche le tantissime sale riccamente decorate ed arredate.

Sono molte le cose da vedere in una visita al Palazzo Reale che richiederebbero tanto tempo ma c’è talmente tanto altro da vedere che consigliamo di dedicare il giusto tempo minimo.

Nel Palazzo Reale si tengono anche diverse mostre  temporanee molto interessanti tra cui alcuni anni fa ricordiamo la mostra su  Leonardo che ha riscosso enorme successo.

Al centro di Piazza Castello si trova Palazzo Madama, residenza della Regina, un castello affascinante, a sua volta visitabile.

Alle spalle di Palazzo Reale, una imponente costruzione, si trova il Duomo di Torino con la sua bellissima cupola che alcuni anni addietro subì un grave incendio ma venne ricostruita nelle parti danneeggiate.

Il Duomo non è così tanto interessante da vedere se non fosse per essere il luogo in cui è custodita la Sacra Sindone, la Madre di tutte le Reliquie per i cristiani, di importanza mondiale.

Solo periodicamente il prezioso sudario di Cristo viene esposto al pubblico ma è possibile fermarsi ad ammirare la Sindone nella sua copia esposta permanentemente e a visita libera.

Da Piazza Castello si diparte, tra l’altro, via Po, una via porticata che termina nella celebre Piazza Vittorio, una delle più grandi e belle d’Europa, a sua volta porticata.

La Mole Antonelliana e Museo Egizio

Percorrendo Via Po in direzione del fiume omonimo, una deviazione a sinistra ti porta al cospetto della Mole Antonelliana, la più alta costruzione in muratura d’Europa.

Edificata da Antonelli, misura oltre 160 metri di altezza e un comodo quanto ardito ascensore che risale l’interno cavo della Mole ti porta ad un terrazzo da cui domini tutta la città e lo sguardo, nelle giornate limpide spazia fino alle alte montagne che circondano la città.

La Mole Antonelliana ospita diverse mostre temporanee ma soprattutto è sede del Museo Nazionale del Cinema, assolutamente da vedere. Uscito dalla Mole, torna in via Po e una deviazione a destra ti porta al Museo Egizio, imperdibile.

Il Museo Egizio di Torino è secondo nel mondo  solo a quello del Cairo. Molte sale contengono reperti di grande valore dell’antico Egitto che testimoniano la grande cultura ed arte di quel popolo.

In altre sale potrai ammirare mummie e sarcofagi di enorme valore mentre una grande sala allestita in tempi più recenti consente di ammirare imponenti statue degli Dei egizi in un ambiente altamente suggestivo.

Lo spazio è tiranno e non possiamo parlare di molto altro da vedere a Torino, ad esempio la Basilica di Superga, il Monte dei Cappuccini con il museo della Montagna, il famoso ed importante Museo dell’Automobile, recentemente riaperto dopo anni di ristrutturazione, il Borgo Medievale e molto, molto altro. Ci perdoneranno i torinesi se abbiamo dovuto necessariamente trascurare la descrizione di tante attrattive di Torino.