Idee, azioni, sapere… ingredienti per una vita sempre di corsa che segue l’andatura di un mondo che non si ferma mai e che ci vuole sempre produttivi, prestanti, unici, quasi inarrivabili.
Il mondo di oggi potrebbe generare ansia, stress e frustrazioni e dunque creare condizionamenti mentali che, se non affrontati, potrebbero diventare talmente forti da limitare il perseguimento dei nostri obiettivi, rendere “lo stare al mondo” un’esperienza difficile e non permetterci di apprezzare ciò che abbiamo, il nostro universo, e la nostra capacità di respirare e di vivere su questa terra.
In un mondo che fa perdere sempre di più la coscienza di sé, fermarsi un attimo a meditare e a riscoprire il proprio mondo interiore, potrebbe essere un ottimo inizio per trovare la propria fiamma interiore, razionalizzare le proprie paure e i propri timori, connettersi col mondo esterno, col cielo e con la terra al fine di acquisire gli strumenti adeguati per fortificare il proprio animo e per affrontare le sfide della quotidianità con prontezza di spirito e con forza interiore.
Oggi non tutti hanno la capacità di coltivare il benessere del proprio spirito, per questo sono nate online molte realtà di supporto tra canali Youtube per il benessere e per la spiritualità e blog di consultazione diretta per leggere articoli ed estratti significativi che possano guidare gli individui alla scoperta del proprio mondo interiore e per trovare la connessione con l’universo.
Tra queste, realtà online come il blog di Leonardo Leone aggiornano continuamente i propri contenuti per fornire spunti sempre diversi agli utenti, in modo dalle da aiutarli concretamente nel raggiungimento dei propri obiettivi -anche lavorativi-, nella crescita personale e nella ricerca della propria spiritualità: strumento potentissimo di ricodificazione personale e di sviluppo di una coscienza sensibile superiore.
Coltivare la propria spiritualità: da dove iniziare
Trovare la pienezza della vita, significa acquisire il senso della propria esistenza: capire di essere in un preciso luogo, in un particolare contesto, nel “qui ed ora”, è il primo modo per fermarsi dalla trascuratezza della quotidianità che viaggia sempre ad alta velocità.
Per iniziare a coltivare la propria spiritualità, non serve sperare di trovare il momento più propizio o cercare l’ispirazione: per iniziare bisogna iniziare sul momento, esattamente dove sei, senza rimandare. Se senti un disagio psicologico, se senti che la vita ti sta facendo sentire sopraffatto e incatenato dai condizionamenti esterni, fermati.
Se hai l’esigenza di connetterti con te stesso, vuol dire che il tuo processo spirituale sta già iniziando e che il tuo corpo sta cercando di farti comprendere che cerca di più, che la tua anima ha bisogno di nutrimento vero per raggiungere la pienezza senza distrarsi con bisogni non necessari e senza deviare dal percorso del raggiungimento del proprio vero benessere.
Per coltivare la propria spiritualità, serve acquisire consapevolezza di sé: il viaggio interiore non ha nulla a che vedere col mondo esterno e con gli istinti di sopravvivenza che portano stress, ansia e depressione; ancora, non hanno nulla a che vedere col ricordo dei traumi del passato; acquisire consapevolezza di sé significa comprendere i propri malesseri e i propri bisogni, connettersi con l’io interiore e proiettare questo benessere nel mondo, andando oltre la coscienza e lo stato fisico delle cose.
Inoltre, bisogna comprendere anche che il percorso spirituale non ha formule di applicazione standardizzate e che è altamente personale significa andare alla ricerca del proprio metodo, delle proprie aspirazioni e del proprio benessere per perseguire la connessione con qualcosa di più grande che faccia sentire la propria anima consapevole e pronta all’acquisizione di senso.
Semplici passi spirituali per connettersi con l’universo e per appagare la propria anima
Esistono vari metodi che aiutano l’anima a sentirsi appagata e gioiosa, perfettamente connessa con qualcosa di più grande che si spinga nella dimensione metafisica dell’essere e dell’esistenza.
In questo caso, uno dei primi istinti dell’uomo è quello di rifugiarsi nella preghiera, la quale non ha niente a che vedere con l’una o con l’altra religione alle quali credono le varie etnie del mondo. La preghiera è uno stato di meditazione con il proprio “io interiore” o un modo per entrare in contatto con un’entità al di sopra dell’uomo e della terra, la quale potrebbe essere un dio, la natura, l’ordine primo delle cose e molto altro, a seconda delle proprie credenze personali. La preghiera permette di meditare, di provare gratitudine per le cose e di interrogare l’universo per trovare delle riposte ai propri quesiti d’esistenza.
Un altro modo per iniziare a ricercare la propria spiritualità è la meditazione, pratica che può essere quotidiana e di particolare ausilio anche per il benessere mentale e psicologico. La meditazione, permette di fermarsi e di trovarsi nel qui ed ora per coltivare la propria anima e per la propria mente: meglio meditare al sorgere del sole, all’aria aperta e in mezzo alla natura; per quanto anche i luoghi chiusi permettano di coltivare l’attitudine alla meditazione, i posti naturali aiutano ad ammirare la bellezza delle cose, le regole del cosmo e a godere dei benefici di un contesto sano e salubre, per sentire, di fatto, il respiro del mondo e delle cose.
Infine, dunque, connettersi alla natura può essere un’ottima strategia per iniziare a coltivare la spiritualità dell’anima: l’ontologia del mondo ci permetterà di sentirci parte di un disegno comune e di un progetto che ci vede figli del mondo.
Trova il percorso adatto alle tue esigenze, scopri cosa fa risuonare la tua anima e a quale frequenza si connette: otterrai il piacere di comprendere il benessere del mondo, coltiverai la consapevolezza di te e del tuo corpo ed eleverai la tua anima verso la gratitudine dell’universo acquisendo gli strumenti per affrontare la vita quotidiana con pace e con prontezza d’animo.