Quando si parla di diversificazione del proprio patrimonio, non si può non considerare l’oro come una valida opzione. D’altro canto, il più nobile dei metalli è considerato, da sempre, come il bene rifugio per eccellenza, un asset capace di mantenere il proprio valore anche nei periodi di forte instabilità economica. Acquistare oro, però, non è un’operazione analoga in ogni angolo del pianeta, per via di differenze normative, fiscali e finanche culturali che influenzano il prezzo e le modalità di acquisto.
Italia
Il nostro paese è tra quelli che vanta una longeva tradizione nella lavorazione dell’oro: i distretti orafi di Valenza, Vicenza e Arezzo, solo per citare i più famosi, sono celebri in ogni angolo del pianeta per la qualità e pregiatezza delle loro creazioni. L’acquisto dell’oro in Italia può avvenire in modo sicuro in virtù di un mercato regolamentato e ben definito, seppur troppo schiacciato da un atavico problema che investe il nostro problema in svariati ambiti: la burocrazia.
Per l’acquisto di oro da investimento — definito dalla legge italiana come lingotti o placchette di purezza pari o superiore a 995 millesimi, oppure monete d’oro con purezza di almeno 900 millesimi — non si paga IVA, ma è necessario acquistare da operatori professionali iscritti in appositi registri della Banca d’Italia. Per l’oro da gioielleria, invece, l’IVA è del 22%, e il prezzo include anche il costo della manodopera.
Dubai
Superando i confini nazionali, esiste un luogo dove l’oro è parte integrante della cultura e del commercio: Dubai. Il più nobile dei metalli, infatti, è uno dei motori principali dell’economica locale, nonché simbolo di ricchezza di uno stato, quello emiratino, diventato negli ultimi anni un punto di riferimento internazionale del lusso. Il “quartiere dell’oro” è il Diera, dove il locale mercatino presenta centinaia di negozi specializzati che offrono una varietà infinita di gioielli, monete e lingotti baciati dall’oro.
Non c’è alcun dubbio, tuttavia, come l’elemento di maggior appeal per chi desidera comprare oro a Dubai sia di natura fiscale: l’oro d’investimento non è gravato dall’IVA. Oltretutto, a Dubai, più che da altre parti, è possibile negoziare i prezzi e, in talune circostanze, ottenere significativi sconti. I prezzi sono solitamente calcolati in base al peso e alla quotazione internazionale del momento, con un margine minimo per il lavoro internazionale.
India
Spingendoci più a est del continente asiatico troviamo l’India, nazione dove l’oro è parte integrante e fondamentale della cultura nazionale. Ritenuto sinonimo di prosperità, è considerato uno degli elementi più importanti delle tradizioni familiari. Basti pensare, ad esempio, ai matrimoni indiani, famosi per l’uso di grandi quantità di oro sotto forma di gioielli, non di rado tramandati di generazione in generazione.
Il mercato indiano è indubbiamente tra i più grandi al mondo per quanto concerne la richiesta di oro fisico. A differenza di Dubai, però, la compravendita di oro non è esentasse ed è influenzata da pratiche commerciali meno standardizzate. Pur non essendo presente l’IVA, in India sono previste tasse sull’importazione e una Goods and Service Tax attorno al 3%.
Stati Uniti
Volgendo lo sguardo sull’altra sponda dell’Atlantico, non si può far altro che notare come gli Stati Uniti offrono un mercato dell’oro ampiamente diversificato e sviluppato. L’acquisto di lingotti e monete è affiancato da un significativo ricorso all’acquisto dell’oro tramite ETF o contratti future, utilizzando il metallo giallo come vero e proprio asset di investimento finanziario.
L’acquisto di oro fisico, invece, è consentito nei rivenditori autorizzati, banche o attraverso piattaforme online specializzate. Negli Stati Uniti non si applica alcuna IVA sull’oro, ma le tasse possono essere differenti in base allo stato di residenza e alla modalità di acquisto.